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La valigia sul letto

La valigia sul letto è quella di un lungo viaggio…diceva il nostro caro amico Julio Iglesias. Sì, la valigia, parliamo proprio di questo, visto che le vacanze sono imminenti. Non so voi, ma io son vent’anni che mi riprometto “Questa volta metto l’essenziale!”

Macchè, ci ricasco un’altra volta. E impilo roba su roba, che ci potrei rivestire tutto il paese che vado a visitare. Da quando ho una figlia poi, non ne parliamo. Non vuoi portare almeno 18 maglioncini di ricambio? E se poi si sporca i pantaloni? Meglio averne una dozzina da scegliere. E poi la canotta se fa caldo, il golfino se c’è una leggera brezza, un k-way se tira vento e un piumino se alle volte dovesse nevicare. Sì, ci prendono di questi pensieri anche se è luglio e stiamo andando in Sardegna. Siamo donne, oltre l’ovaie c’è di più. E quel di più, sono una serie di prudenze al limite della pazzia che ci fanno mettere in valigia il kit da cucito, cerotti per tagli ed escoriazioni che manco Rocky all’ultimo round, antidiarroici nemmeno partissimo per un mese in Uganda e tacco 12 alle volte capitasse una seratona anche se abbiamo affittato un maso in Alto Adige.

Per non parlare del numero di mutande, che una volta messe in valigia ti sembrano 10 pezzi e una volta arrivati a destinazione si sono moltiplicate come i Gremlins a contatto con l’acqua.

E altri accessori come ad esempio la cinta? Avvertiamo la famiglia con frasi tipo “La metto qui, eh? Qui nella taschina laterale. D’accordooooo???” e lo urliamo come faceva Wanna Marchi alle televendite del fango miracoloso.

Bene. Una volta arrivati, non solo la famiglia ha un vuoto di memoria e non la trovate manco col Tom Tom, ma la cinta sembra davvero miracolosamente sparita come il mago Do Nascimento, tanto per rimanere in tema.

E tutto questo perché? Perché quando facciamo la valigia per partire è tutto messo bene, impilato per colore, tessuto e grandezza. E’ tutto stirato, insacchettato, riposto e inscatolato.

Al ritorno? Vogliamo parlare di come si presenta la nostra valigia una volta arrivati a casa? Pare ci sia scoppiata una bomba dentro. A parte il fatto che sei talmente dispiaciuta che sia finita la vacanza che il vestiario non solo non hai voglia di piegarlo, ma lo tiri con gesti di stizza in valigia, pensando che dopo domani devi tornare in ufficio. E se la valigia non si chiude, oltre a sedertici sopra, la prendi pure a cazzotti immaginando, impressa nel tessuto, la faccia del tuo capo.

E quando torni a casa il tuo baby doll di pizzo MAI USATO puzza di calzino usato, i trucchi sono sparsi coi cotton fioc, le scarpe sono spaiate e il golfino azzurro giace sotto il letto.

Dell’albergo. Perché almeno una volta nella vita ti dimentichi qualcosa.

Ma accade anche il contrario. Magari hai con te la valigetta con gli attrezzi che farebbe gola anche a MacGyver, ma ti dimentichi a casa il caricabatterie del cellulare. Che ti serve certamente di più di una chiave inglese. Anche se, a dire il vero, questa cosa degli attrezzi è una mania prettamente maschile. Il mio vicino quando parte per le vacanze sembra un idraulico che ha appena ricevuto una chiamata, per dire.

Ah certo, se viaggi in aereo, il problema non si pone, potresti addirittura fare della tua calvizie un punto di forza, visto che non ti fanno nemmeno portare lo shampoo.

E alzi la mano chi non ha almeno una volta portato via qualcosa dall’albergo. Lo ammetto, nel mio primo viaggio mi sono intascata quella che pensavo fosse una presina.

Una volta tornata a casa, non solo mi sono sentita una ladra, ma pure un’idiota. Non era una presina, ma un guanto da bagno.

Comunque, se nella vostra valigia, per sbaglio certo,  dovesse atterrarci un posacenere, un asciugamano, una saponetta intonsa o il centrino del comodino, non sentitevi troppo in colpa, ma rigirate il fatto a vostro favore esclamando: “Ma caroooo!Guarda cosa mi è caduto involontariamente in valigia!Dobbiamo per forza riportarlo!Che faccio, prenoto un’altra settimana?”

E voi? Avete mai dimenticato qualcosa in albergo?

No, il fidanzato non vale.

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Commenti

  1. Nunzia dice

    16 Giugno 2011 alle 18:54

    Fantastico…e veritiero ‘sto articolo!
    Tu dici che con una figlia il bagaglio è raddoppiato…pigurati io con DUE…e i miei figli non hanno le stesse dimensioni per cui non posso approfittare di cose intercambiabili! …Oddio al piccolo lo potrei vestire con gli abiti del grande…ma il grande…O___O…No, decisamente!
    E per quello che porto per me?
    Se potessi attaccare due ruote alla casa farei sicuramente prima!
    In albergo non ho mai lasciato niente…ma forse…e dico forse…potrei aver portato a casa qualche souvenir per esempio il tappetino del bagno…
    Ma , se fosse davvero successo, è stato involontario… davvero!^____^
    Al prossimo articolo!
    Nunzia

    Rispondi
  2. Le pellegrine Artusi dice

    19 Giugno 2011 alle 11:34

    Io in valigia devo avere di tutto!! Avessi visto questi due giorni a Sorrento cosa non ero riuscita a portare….immaginati quando parto con i ragazzi! In compenso la prima volta che sono andata in vacanza con mio marito da sposati siamo arrivati all’albergo e aperte le valigie mio marito chiede: La mia roba?? e io “ahhh perchè la valigia te la devo fare io??” Ha dovuto comprare tutto in loco ah ah ah

    Rispondi
  3. Paola dice

    19 Giugno 2011 alle 16:48

    …. un articolo molto molto veritiero anche nel mio caso!!! … ogni volta sia che siano 2 giorni che 15 la valigia è carica come un uomo!!!. Inoltre anche a me tocca fare pure quella del maritozzo ( proprio viziato l’ho quest’uomo!!!).
    In holtel mai scordata niente, anche perchè ho una mia tecnica: non la disfo all’arrivo tolgo solo l’essenziale e ogni volta prendo solo quello che mi serve. Sopratutto perchè, essendo pigra, non ho proprio voglia di rifarla alla partenza, per cui resta sempre fatta!!! (ottima tecnica per non scordarsi le cose, non credete?).

    Rispondi
  4. adriana dice

    20 Giugno 2011 alle 11:20

    Che dire dello spazzolino e dentifricio? Sono gli ultimi ad entrare in valigia perchè non si può partire alle 5 del mattino col fiato di Shrek, ma sono i primi accessori che rimangono sul lavandino di casa perchè siamo di corsa ad infilare le mutande ai bimbi, a dire al marito dove sono le sue(da 20anni sono nel solito posto, caro!) così dimentichiamo il lavadenti e ci tocca comprarlo a cifre astronomiche nell’unico minimarket del villaggio. Io una volta volevo portare via l’accappatoio: così morbido a me non viene in casa, ma il marito me l’ha proibito. O perchè?!

    Rispondi
  5. Simo dice

    22 Giugno 2011 alle 08:23

    Nunzia, a chi lo dici? Altro che casa!
    ma Pellegrine questa tua mancanza è un’ideona!Potrei anch’io ‘dimenticarmi’ di fare la mia valigia e comprarmi tutto nuovo sul posto!:-D
    Paola il tuo discorso non fa una piega, anch’io non la sfaccio se sto tre giorni, ma quando sono di più mi faccio anche il cassetto delle mutande!
    Adriana, con l’accappatoio hai vinto l’oscar!Che poi lo nascondi anche bene, nevvero? 😀

    Rispondi

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