Molto note nel mondo della moda, le sorelle Fontana sono tre ragazze originarie di Traversatolo, in provincia di Parma: Zoe (nata nel 1911), Micol (nata nel 1913) e Giovanna (nata nel 1915 e morta nel 2004).
La passione per la sartoria e la moda fu trasmessa loro dalla madre, che lavorava in una sartoria e che insegnò loro i trucchi del mestiere.
Le tre sorelle erano molto ambiziose ed amavano cucire e disegnare abiti che, speravano, sarebbero stati indossati da grandi donne, un giorno. Questa loro ambizione strideva con la piccola realtà locale in cui vivevano: un paese di provincia, senza troppi spazi e senza troppe pretese.
Fu proprio questo il motivo che spinse Zoe, la più grande delle sorelle, a trasferirsi in una grande città; tra le bellissime città d’Italia, quale avrebbe scelto Zoe?
La destinazione fu lasciata al destino: Zoe decise di prendere il primo treno in transito alla stazione e fu così che arrivò a Roma, la città che diventerà il trampolino di lancio delle sorelle Fontana.
Dopo Zoe, anche Micol e Giovanna seguirono la strada dell’ambizione e raggiunsero la sorella nella capitale; qui, iniziarono a lavorare per sartorie locali, in modo da perfezionare il loro stile ed imparare a conoscere da vicino il mondo della moda: Roma era la capitale e, come tale, ospitava grandi personaggi e grandi occasioni da sfruttare.
In particolare, Zoe iniziò a collaborare con la sartoria Zecca, Micol in quella di Battilocchi e Giovanna iniziò a perfezionarsi cucendo direttamente da casa; il grande passo arrivò nel 1943 quando, oramai pronte a lanciarsi nel mondo della sartoria e sempre più ambiziose, decidono di mettersi in proprio e di aprire una loro sartoria: nasce così l’atelier Fontana.
La bravura delle tre sorelle non era all’oscuro della borghesia romana e non fu difficile trovare le prime clienti, sempre affascinate e soddisfatte delle creazioni delle sorelle Fontana; l’atelier serviva e forniva soprattutto famiglie alto borghesi, mantenendosi stabili in un mercato dedicato a pochi professionisti del mestiere.
La prima cliente “famosa” arrivò molto presto: un giorno, all’atelier Fontana si presentò una donna, il cui nome era Gioia Marconi. Era la figlia del grande scienziato Marconi ed era alla ricerca di brave sarte che le confezionassero una serie di abiti con cui rifornire il proprio armadio; le sorelle Fontana confezionarono per lei dei bellissimi abiti, che furono molto apprezzati dalla figlia di Marconi e che permisero loro di iniziare ad avere clienti dai nomi prestigiosi.
Iniziarono a visitare l’atelier Fontana anche le attrici che, a quel tempo, erano a Roma per girare film o per visitare dei set. Gli abiti di maggior successo non sfilavano solo in film o spettacoli teatrali, ma erano anche protagonisti delle vite private di donne di successo che si affidarono alle sorelle Fontana per confezionare i propri abiti da sposa.
Nel 1951 le tre sorelle parteciparono ad una sfilata fiorentina organizzata da Giovanni Battista Giorgini e le loro creazioni ebbero così successo che le Fontana partirono per l’estero, con l’intento di far conoscere anche fuori dall’Italia i loro magnifici abiti. Arrivarono addirittura a cucire abiti per la Regina di Persia, che si riforniva nel loro atelier per i suoi abiti da ballo; la loro fama ebbe modo di arrivare anche in America, dove, proprio a Los Angeles, si iniziarono a richiedere abiti per grandissime attrici come Rita Hayworth e Linda Power.
Nel 1956, forti del loro successo e della loro fama, le sorelle Fontana trasferirono il loro atelier in via Sebastianello 6, in una sede molto più grande e progettata ad hoc; i loro abiti spiccavano per le linee romantiche e per l’eleganza che emanavano, erano abiti che poche donne potevano permettersi di indossare e, tra queste, spiccavano per importanza donne come Jackie Kennedy, Audrey Hepburn e Liz Taylor.
Nel 1948 le sorelle Fonata erano entrate nel vivo del cinema e rifornivano i set di varie città, sia in Italia che all’estero; nel 1953 si occuparono degli abiti del film “Le ragazze di piazza di Spagna” di Luciano Emmer e il loro successo le portò in viaggio per tutto il mondo per partecipare alle sfilate e agli eventi più importanti, dove non mancavano di ricordare la loro provenienza: l’Italia.
Nel 1954, le Fontana conobbero e vestirono Ava Gardner: da questo momento, tra le quattro donne nacque un’amicizia ed una stima particolare e la Gardner vestì i loro abiti per tutta la sua vita; proprio per lei, fu creato il famoso abito “pretino”, riprodotto anche per la “Dolce vita” di Fellini.
Negli anni sessanta, l’atelier Fontana si arricchì anche di accessori alla moda, sia personali che per la casa, e fu lanciata anche una serie di splendidi profumi; nel 1972, oramai affermate e conosciute in tutto il mondo, le sorelle Fontana decidono di ritirarsi a vita privata, seguendo i lavori del proprio atelier ma lasciando in mano ad altri gli eventi mondani e promozionali della moda.
Dal 1992, il marchio delle sorelle Fontana è in mano ad un gruppo finanziario italiano e nel 1994 Micol Fontana ha creato l’omonima fondazione il cui scopo è quello di promuovere la creatività italiana giovanile, con borse di studio e progetti.
Tre sorelle che, da un piccolo centro in provincia di Parma, sono riuscite a realizzare i propri sogni e le proprie ambizioni. Loro ce l’hanno fatta. Anche questa volta, tre grandi donne in grado di darci il buon esempio.
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