“Non togliermi neppure una ruga. Le ho pagate tutte care”. Si rivolse così Nannarella (Anna Magnani, ndr) al truccatore, perchè lei, delle sue rughe, del suo viso non perfetto ma bellissimo nella sua profondità, ne andava fiera, come fieri andiamo di una delle attrici più grandi di tutti i tempi, simbolo del cinema italiano.

Nel 1940 a teatro inizia la collaborazione con Totò, e nel 1945 dopo la fine del suo matrimonio e la conseguente relazione con l’attore Massimo Serato (da cui nasce l’unico figlio di Anna Magnani, Luca), iniziano le riprese di “Roma Città Aperta” che esce nel settembre dello stesso anno, film di consacrazione per Nannarella e anche per il regista Roberto Rossellini che diviene poi il suo nuovo compagno fino al 1949. “Roma Città Aperta” è il film che la porterà alla fama mondiale conquistando il primo nastro d’argento (1946). Con “L’Onorevole Angelina” di Luigi Zampa vince il secondo nastro d’argento (1948) e con “L’Amore” di Rossellini, il terzo (1949). Nel 1953 Anna Magnani compirà il suo primo viaggio negli Stati Uniti dove presenta “Bellissima” (regia di Luchino Visconti, uno dei suoi film più significativi ed importanti per il quale vince il quarto Nastro d’Argento). Il suo arrivo a New York viene salutato da una grandissima folla entusiasta, inizia così la sua “carriera” americana.

Negli anni ’60 complice anche una progressiva crisi cinematografica, Anna Magnani viene messe “alla porta” continuando però a calcare i palcoscenici teatrali fino alla collaborazione nel 1968 con il regista Alfredo Giannetti che le propone di interpretare quattro film per la televisione costruiti apposta per lei. Nel 1972 esce il film di Federico Fellini che la vede interpretare se stessa in un cameo che passerà alla storia in quanto sarà la sua ultima immagine cinematografica.
Nannarella Anna Magnani muore a Roma all’età di 65 anni a causa di un tumore al pancreas dianosticatole poche settimane prima. La sera stessa per una dolorosa coincidenza viene trasmesso il film (precedentemente programmato dalla Rai) “Correva l’anno 1870”. Le sue spoglie riposano nel piccolo cimitero di San Felice Circeo (Latina), nei pressi della sua villa del Circeo che lei amava tantissimo.
Tra i numerosi ricordi legati all’attrice si annovera il rifiuto del ruolo di protagonista del film La ciociara del 1960: Anna Magnani non volle interpretare la madre della Loren, senza la sua presenza anche l’attore George Cukor rifiutò di girare il film.
Numerosi sono i riconoscimenti all’attrice e numerosi i personaggi che l’hanno ricordata con stima ed affetto: Mastroianni, De Filippo, Rossellini, Luchino Visconti, Giuseppe Ungaretti, Pier Paolo Pasolini “hanno avuto tutti a che fare” con Nannarella e le hanno dedicato parole importantissime, come importantissimo è il segno che ha lasciato nella storia del cinema, è considerata infatti, una delle maggiori interpreti femminili. “Anna è un elemento, un animale di teatro e di cinema che non si avrà mai più, che non si ripeterà mai più nella storia del teatro, è impossibile, sono quelle forze della natura che si scatenano e che danno un prodotto. E. De Filippo”
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