Ormai consumiamo così tanto tè di qualsiasi varietà e aroma che abbiamo dimenticato le sue origini. I primi riferimenti scritti sul consumo del tè in Cina risalgono al III secolo. Tra i maggiori promotori del tè vi furono i monaci buddisti che lo adottarono come bevanda rituale e tonico. A metà del 1600 il tè arrivò anche in Europa: in quest’articolo si parla della storia del tè in Inghilterra!
- La storia del tè in Inghilterra
- L’Afternoon tea
- Il Club man tea
- L’High tea
- Il Pre-theatre tea
- Il Summer tea
- Il Winter tea
- Il tè all’Hotel Ritz
La storia del tè in Inghilterra
Importato dall’Oriente, il tè arrivò in Inghilterra attorno a metà del XVII secolo come rimedio medicinale. Estremamente costoso per via del suo lungo viaggio, nel giro di un decennio il tè divenne comunque la bevanda più consumata a corte: quello preferito era il tè verde che veniva consumato con o senza latte in tazzine cinesi di porcellana senza manico. Fu così che il tè diventò il simbolo di uno status aristocratico. Si usava accompagnare il tè con brandy all’arancia, ratafià o rum. Passò un secolo prima che il tè diventasse un prodotto di consumo nazionale, sebbene rimanesse ancora abbastanza costoso. Infatti, i benestanti bevevano il primo infuso, i servitori consumavano il tè preparato con le foglie usate dai padroni e poi le rivendevano ai meno abbienti che le utilizzavano per ulteriori infusioni. Un lavoratore medio arrivava a spendere in tè anche un terzo dei suoi guadagni. Prevedendo la bollitura, il tè ebbe l’effetto positivo di contribure a far bere alla popolazione acqua purificata. Ma il governo inglese vide nel tè un’ottima fonte di guadagno e lo tassò tanto da contribuire al contrabbando di tè, anche falso (prodotto con foglie di frassino bollite con solfato di ferro e letame). All’inizio dell‘800, gli inglesi smisero di importare tè dalla Cina dopo aver scoperto della sua crescita spontanea anche in alcune zone dell’India, loro colonia. La nascita delle bustine risale invece al 1826, quando un quaqquero ebbe l’idea di vendere le foglie già dosate in piccole confezioni sigillate (sebbene furono due americane del Wisconsin, Roberta C. Lawson e Mary Molaren, a depositare la domanda per il brevetto sull’invenzione della bustina di tè il 26 agosto del 1901 – domanda ufficialmente approvata solo due anni dopo, il 24 marzo del 1903).
Nei secoli si sono formati vari rituali inglesi legati al tè a seconda dell’orario, della giornata o della stagione.
L’Afternoon tea
Nella storia del tè inglese, il più famoso dei “riti” è quello pomeridiano, la cui ideatrice fu la duchessa di Bedford che soleva farsi servire una tazza di tè accompagnato da pane morbido e torta ogni pomeriggio alle 16.00, per superare la fiacchezza che provava tra pranzo e cena. L’abitudine si diffuse prima tra le sue amiche e poi divenne un’abitudine collettiva che portò alla creazione di nuovi servizi di piatti, posate, tazze e alzatine per i dolci, alla nascita di abiti adatti per quest’occasione e alla diffusione delle sale da tè. Nell’afternoon tea è vietato mangiare i dolci senza aver prima consumato almeno un sandwich, il panino inventato dall’omonimo conte che, ossessionato dai tavoli da gioco, pur di non lasciarli neanche per mangiare si faceva servire delle fette di carne chiuse tra due pezzi di pane. Nei primi anni del ‘900, il menu dell’afternoon tea prevedeva:
- pane e burro
- 5 tipi di tramezzini
- vol au vent alle ostriche
- cotolette di pollo
- due tipi di panna
- quattro tipi di gelatina
- gelato
- tè cinese
- tè indiano
Nel periodo natalizio, durante l’afternoon tea i Christmas Crackers sono una tradizione inglese molto divertente: si tratta di uno modo molto carino per scambiarsi piccoli regali o semplicemente gli auguri di Natale. Ecco come funziona: due persone ne impugnano le estremità e tirano fino a che il cracker (cilindro di cartone avvolto da carta regalo) non “scoppia” rivelando il suo contenuto. All’interno, infatti, si possono trovare piccoli regalini, scherzi o indovinelli.
Il Club man tea
Nella storia del tè, anche gli uomini hanno un ruolo importante: il “Club man tea” è il rito del tè dei business men che lavoravano nella city. Dopo il lavoro, si ritrovavano per consumare tè Assam con tramezzini di pane nero ripieni di salse a base di acciughe, burro e spezie, oppure di prosciutto cotto con senape piccante. Altro che delicati pasticcini!
L’High tea
Molto meno raffinato dell’afternoon tea, ha luogo più tardi, alle 18, e sostituisce in toto la cena. Questa usanza sopravvive ancora nelle campagne scozzesi ed è un’occasione per amici e parenti di riunirsi la sera in modo informale. In questo caso, niente dolci raffinati, pasticcini o teiere eleganti: per l’high tea si allestisce una tavolata con:
- tè fortissimo
- torte salate con uova e bacon
- prosciutto affumicato
- formaggio
- aringhe
- torte rustiche tipiche con avena e frutta secca
Il Pre-theatre tea
Era il tè per chi, dopo il lavoro, proseguiva la serata andando a vedere uno spettacolo teatrale senza avere il tempo di passare da casa. Si prendeva alle 18.30 e doveva essere abbastanza leggero sebbene, come l’high tea, fosse consumato come sostituto della cena. Veniva accompagnato con uova, formaggio o salmone affumicato.
Il Summer tea
Il Summer tea era un’abitudine femminile del sud-ovest dell’Inghilterra che si organizzava all’aperto, nei giardini o nei circoli privati, e si accompagnava con scones con vari tipi di marmellate, fragole fresche e clotted cream, una panna densa e vellutata tipica di queste zone (infatti, questo particolare “rito” del tè era noto anche come “Cream tea”).
Il Winter tea
Per sopperire alla malinconia invernale, gli uomini si ritrovavano, in casa o nei club, davanti al camino per tostare il pane sul fuoco e bere tè. Il rituale prevedeva di accendere le candele, sedersi sulle poltrone o sui tappeti, chiudere le serrande e le tende e accompagnare il tè solo con pane e muffin tostati e imburrati.
Il tè all’Hotel Ritz
Il tè pomeridiano all’Hotel Ritz di Londra è una tradizione della storia del tè che dura ancora e risale a oltre un secolo fa. Fu il primo hotel dove venne permesso alle donne di prendere il tè da sole. Tutto si svolge nella meravigliosa Palm Court dell’hotel con l’accompagnamento del pianoforte: sedie in stile Luigi XVI, tavolini in marmo, porcellane cinesi bianche e blu e posate in argento, il tutto illuminato dalla luce tenue che entra dal soffitto in vetro smerigliato. Il menu offre una selezione di 16 tè in foglie e tramezzini come da tradizione (di pane nero con cetrioli, con formaggio cremoso ed erba cipollina, con mousse di salmone affumicato, di pane bianco con prosciutto cotto affumicato o con senape e crescione, oppure con cheddar…), scones con clotted cream e marmellata, torte e dolci vari inglesi e francesi. La victoria sponge cake e la lemon meringue pie sono preparate con la ricetta riginale. Un afternoon tea al Ritz costa 50 sterline e va prenotato con ampio anticipo. Giacca e cravatta sono d’obbligo per gli uomini e alle donne viene richiesto un dress code elegante.
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