Alzi la mano chi non ha mai desiderato almeno una volta di mangiare da “Zio M’arrabbio” e sperare di incontrare Licia, Mirko, Satomi o il piccolo Andrea con il suo gattone Giuliano… Da oggi il vostro desiderio sarà esaudito: a Milano, in via Savona 15, da un idea di Costanza Zanolini, Micol Norsa (appassionate di cucina internazionale e già proprietarie di Hambistro, una delle prime hamburgerie sorte in città) e Tomoko Corti (giapponese di nascita ma italiana d’adozione ormai da qualche anno) è nato Maido, che nel dialetto di Osaka significa Ciao.
Un piccolo localino con 20 coperti, dal design essenziale con volte di mattoni e tavoli in legno, arredamento shabby e ovviamente le immancabili piastre teppan vegliate da “Zio M’arrabbio”.
Maido porta in Italia l’esperienza dell’Okonomiyaki, il piatto street-food più popolare, sano e gustoso di Osaka, dal nome strano, che in italiano significa “come piace a te”.Le sue origini risalgono alla Seconda guerra mondiale quando il riso, ingrediente principe della cucina giapponese, scarseggiava e la popolazione fu costretta ad inventarsi nuove pietanze con ingredienti più facili da trovare.
L’Okonomiyaki è una frittella salata preparata davanti gli occhi dei clienti su un’apposita piastra e lavorata con le tipiche spatole metalliche (Kote) Il suo ripieno va dalla verza alle uova, a cui poi, a seconda dei gusti, vengono aggiunti carne, formaggio e gamberi e poi rifinito il tutto con una speciale salsa okonomi (una maionese giapponese), fiocchi di alghe verdi e katsobushi, sottilissime scaglie di bonito che per via del calore si muovono regalando un aspetto insolito.
Il menù di Maido presenta anche otsunami, noodles, onigiri, hamburger Hambistro tra due fette di riso alla piastra e dolci tra cui pancake ripieni di Anka.
Quanta nostalgia di “kiss me Licia”…ma almeno adesso potremo assaggiare e capire che cos’è “quella cosa” che faceva andare in estasi Andrea e il suo gattone!
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