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Diario di una Sposina – Il matrimonio: 3 diversi punti di vista – 5° puntata – di Luna Russo

14 Maggio 2011 da Luna Russo Lascia un commento

Bentornate a tutte le future sposine e non che ci leggono con tanto affetto!

Questa settimana, le nostre tre ragazze ci parleranno di un aspetto molto importante nell’organizzazione del matrimonio.

Parliamo infatti di COME SCEGLIERE la Chiesa o il Municipio per la celebrazione del rito di nozze.

Ecco cosa pensa Federica, la nostra inviata che esprime un punto di vista “moderato”, tra innovazione e tradizione:

Quando arriva il momento della scelta sul luogo in cui avverrà il proprio matrimonio, è necessario fare alcune valutazioni.

In caso di rito religioso generalmente la cerimonia viene celebrata nella parrocchia della sposa ma, in base alle specifiche esigenze dei futuri coniugi, si possono valutare anche altre possibilità. Ad esempio nel caso in cui uno dei futuri sposi sia legato dall’infanzia ad una specifica chiesa.

La scelta inoltre, deve essere fatta con un congruo anticipo al fine di evitare la brutta sorpresa che il giorno e l’ora desiderati siano già occupati.

Altro aspetto da non sottovalutare è la capienza in base al numero di persone che si è deciso di invitare, tutti devono poter seguire la cerimonia all’interno della chiesa.

E’ necessario quindi preferire una chiesa piuttosto ampia se gli invitati superano le 80/100 persone.

Inoltre sarebbe opportuno scegliere il luogo del ricevimento nelle vicinanze per evitare spostamenti troppo lunghi e noiosi sia per gli sposi sia per gli ospiti.

Per chi invece sceglie il rito civile, il matrimonio può essere celebrato nel Comune, in cui uno dei due fidanzati risiede.

Se per esigenze particolari o per comodità si sceglie un altro luogo, è necessario richiedere il consenso nel Comune di residenza di entrambi.

La cerimonia civile si svolge solitamente in una sala comunale, in alcuni casi, però si può richiedere che il rito venga celebrato in chiese sconsacrate.

.

Ecco cosa pensa invece Ilaria, la nostra inviata che esprime un punto di vista decisamente tradizionalista.

Scegliere la Chiesa o il Comune è il primo passo nell’organizzazione del matrimonio. In genere la cerimonia avviene nella parrocchia/comune della sposa, ma possono essere prese in considerazione anche opportunità differenti. Innanzitutto bisogna tener presente che uno (o entrambi) gli sposi possono essere legati a determinati luoghi, e quindi desiderare di celebrare il proprio matrimonio in un posto diverso da quello di residenza. Un’altra evenienza che spesso si manifesta è quella di desiderare di far officiare il rito da un sacerdote diverso dal proprio per amicizia, ad esempio, o perché si collabora con lui. In questo caso il sacerdote potrà spostarsi in una delle due parrocchie dei due futuri sposi, o accoglierli nella propria. Accanto a questi fattori per così dire “personali” ve ne possono essere altri di natura più pratica da tener presente al momento della scelta della Chiesa o comune. Bisogna, infatti, tener conto del tono della cerimonia e del numero degli invitati, rapportando tutto questo alla capienza della chiesa o della sala comunale. Se il matrimonio avverrà con sfarzo e molti invitati, è indicato un luogo con tanti posti a sedere (una Chiesa importante, o una sala piuttosto ampia); viceversa questa scelta potrebbe creare una cornice deludente e scarna qualora il matrimonio si svolga in tono decisamente minore. Ancora, è opportuno tener presente la vicinanza tra la location scelta e la Chiesa/comune: se si desidera festeggiare il matrimonio in un ristorante piuttosto lontano da quello di residenza è bene scegliere parrocchia o sala comunale nelle immediate vicinanze, per evitare che un giorno di festa si trasformi in un penoso e stancante girovagare per sposi e invitati!

Personalmente la scelta è caduta su una parrocchia diversa da quella di appartenenza di entrambi, alla quale ero legata da affetti personali: la Chiesa in cui i miei genitori si erano conosciuti, e nella quale ero stata battezzata e avevo ricevuto la mia Prima Comunione!

In ogni caso, vista la complessità della scelta, questa deve esser fatta con un congruo anticipo, anche per evitare la brutta sorpresa che il giorno e l’ora desiderati siano già stati “accaparrati”.

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Ecco cosa pensa invece Laura, la nostra inviata che esprime un punto di vista decisamente moderno.

Nel pensare a cosa scrivere stavolta sono andata a documentarmi sul come scegliere il posto per celebrare il matrimonio: è uscita una sequela di documenti necessari per potersi sposare qui o là e allora ho lasciato perdere subito.
Preferisco quindi concentrarmi sul significato che ha il posto fisico dove ci si sposa, se venga scelto per motivi particolari, quindi per me il come scegliere è strettamente legato a come si vede la propria unione oltre che la propria vita. Per fare questo sono andata a leggere qualche testimonianza in giro per il web e ho capito che ci sono diverse categorie di scelta.
C’è chi sceglie il posto per ricordarlo tutta la vita. Elena dice: per il mio matrimonio volevo una location che potesse rimanere a simbolo della mia unione per il resto della mia vita, così ho fatto di tutto per avere i permessi necessari a sposarmi in un castello. È stato difficile ma ce l’ho fatta e nei miei ricordi rimane un giorno da fiaba indimenticabile!
Al positivo: la giornata viene connotata in modo favolistico come evento sognato per tutta la vita e finalmente realizzato in un luogo all’altezza dei propri desideri.
Al negativo: a parte il fatto che è una scelta che si rivela in genere costosa, può darsi che il giorno del matrimonio rimanga troppo staccato da quella che sarà poi la realtà di tutti i giorni da vivere concretamente a fianco dei pregi e difetti di un’altra persona.
C’è chi sceglie il posto perché gli ricorda qualcosa da portarsi dietro. Dice Alessia: il giorno del matrimonio è un giorno indimenticabile ed è giusto che uno si sposi in un luogo che sente suo davvero. Il mare è la mia vita, appena lo vedo sto meglio, dimentico problemi e preoccupazioni e tutto mi sembra fantastico… Piacerebbe anche a me sposarmi un domani sulla spiaggia, con davanti il mare blu… e se l’acqua e la sabbia rovineranno il mio vestito pazienza, si vive una volta sola!!! Non è detto che non mi butti in acqua dopo il sì!
Al positivo: in questo caso il luogo scelto rappresenta il trait d’union tra il passato (i propri gusti e passioni) e il futuro (l’inizio di una vita a due). Stesso discorso per chi si sposa nella parrocchia dove ha trascorso l’infanzia o addirittura sceglie il posto in cui si sposarono i propri genitori. Al negativo: pochi sono i lati negativi di questa scelta, dato che non c’è soluzione di continuità tra vita passata e futura. Forse se un problema si vuole trovare, questo sta proprio nella troppa continuità, cioè nel non creare un punto di novità o quasi di “rottura” che stia a simboleggiare il forte rito di passaggio all’età adulta dato dal matrimonio.
C’è chi sceglie il posto per essere originale e far colpo sugli amici. Stefania racconta: mi sono sposata sull’acqua, io e mio marito su una barca al centro del lago e gli invitati su altre imbarcazioni tutti intorno. Se ne è parlato a lungo e la festa è perfettamente riuscita!
Al positivo: chi non desidera che il proprio giorno più bello sia non solo emozionante ma anche specialissimo dove sentirsi al centro dell’attenzione?
Al negativo: essere troppo originali certe volte non è proprio un bene, soprattutto se la prima motivazione riguarda gli altri e la loro opinione e non se stessi. Stesso discorso quando si accetta che la cerimonia venga organizzata da altri, facendosi condizionare da amici o parenti senza scegliere in prima persona. Il rischio delusioni e senso di estraneità e insoddisfazione rimane infatti alto.
C’è chi non ritiene fondamentale il posto ma chi ha intorno. Jennifer infine ha preferito rinunciare a sposarsi nella chiesa che lei e il marito avevano scelto, per andare a celebrare la cerimonia nella casa di riposo dove viveva la nonna che purtroppo è mancata pochi giorni dopo. Regalare una gioia a un affetto caro come la nonna li ha resi felici e molto più consapevoli del loro gesto. Ma, anche senza arrivare a tanto, è veramente importante ricordarsi perché ci si sta sposando: per stare insieme tutta la vita e rendere speciale ogni giorno vissuto insieme. Se si pensa a questo forse il luogo avrà sì la sua importanza, ma la scelta non sarà poi così difficile.

.

E voi? Come avete scelto? Su cosa si sono basate le vostre decisioni?

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