Il babywearing è una pratica antichissima, un tempo comune a quasi tutte le civiltà, che consiste nel portare i bambini con una fascia portabebè o con altri supporti appositamente creati. Le nostre antenate erano solite utilizzare stoffe per tenere addosso i bambini anche quando la vita di tutti i giorni le voleva comunque attive e lavoratrici. Poi ci fu l’avvento di carrozzine, dondoline e passeggini, che insieme alle teorie, discutibili, secondo cui i bambini devono imparare ad essere indipendenti, la pratica del portare è stata soppiantata. Ma perché è importante portare i bambini? Un bambino appena nato si trova di colpo privato delle uniche luci, suoni, odori che conosce, quelli scoperti dentro al corpo della mamma, e si ritrova in una situazione di infinito a lui del tutto sconosciuta. La fascia portabebè consente al bambino di ritrovare invece un contenimento noto che lo rassicura, sempre a contatto con quel ritmico battito del cuore della mamma, mentre viene cullato grazie ai movimenti, proprio come durante la gravidanza.
E’ stato dimostrato che il contatto fisico stretto favorisce il processo di bonding (attaccamento) tra mamma e figlio, l’avvio di un buon allattamento al seno e migliora complessivamente lo stato psico-fisico del bambino, tant’è che sempre più ospedali propongono ai piccoli nati prematuri e ai loro genitori la “marsupioterapia”. I benefici del portare sono ovviamente estesi anche ai bambini nati a termine e a quelli più grandi: molti genitori che portano, infatti, sono concordi nel fatto che i propri figli piangono meno quando sono portati, riescono ad addormentarsi più facilmente e hanno sollievo in caso di malattie. Inoltre un bambino che nel periodo dell’esogetazione (il proseguimento naturale dell’endogestazione) si sente sicuro e protetto, sarà più autonomo quando la sua età gli permetterà di “staccarsi” da mamma e papà.
La fascia portabebè inoltre permette di avere le mani libere e così di riprendere in modo graduale la vita di sempre senza per questo dover abbandonare il proprio bambino, fornendo invece moltissimi stimoli filtrati però dal genitore.
I benefici si estendono anche ad un età più prolungata, e non solo mentre il bambino è un neonato: chi porta in fascia non dovrà mai spingere un passeggino vuoto in attesa che i figli si stanchino di camminare, e quindi immaginatevi ad esempio come una fascia potrebbe fare la differenza durante una gita all’aria aperta!
I supporti sono tanti, e bisogna individuare quello giusto per noi e per il nostro bambino, per questo sul territorio nazionale stanno prendendo sempre più spazio le fascioteche, dove potrete fare delle prove ed individuare il supporto adatto tra fascia rigida, ad anelli, Pouch, Mei Tai e i marsupi ergonomici, simili ad un Mei Tai ma con cinghie e fibbie che sostituiscono i nodi nelle legature rendendolo un supporto pratico e intuitivo anche per i più diffidenti. Ma attenzione ai marchi che propongono marsupi come ergonomici quando ergonomici non sono, e tengono il bambino appeso per i genitali piuttosto che comodamente seduto.
Lascia un commento