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Verso il Natale: riduciamo il budget, non il bon ton

Non c’è un modo “carino” di dirlo senza sfiorare il ridicolo: al giorno d’oggi molte persone si stanno ponendo il problema di come affrontare il dilemma dei regali natalizi con un budget fortemente ridotto, chiedendosi come soddisfare tante attese senza portarsi al limite assoluto del conto in banca. Tante liste di nomi vengono accorciate, molti regali non arriveranno proprio, e parecchi di quelli che giungeranno a destinazione saranno stati scelti con particolare attenzione al cartellino del prezzo.
Come conciliare l’esigenza di economia con il desiderio di conservare eleganza, fare bella figura e portare un sorriso sotto l’albero di chi riceverà il nostro dono?

Pensieri e regali

Partiamo da una distinzione. Ci sono regali e regali, e destinatari e destinatari.
Tutti abbiamo una lista di regali che non si può accorciare: sono quelli per le persone a cui VOGLIAMO davvero fare un bel regalo, come famigliari (quelli veri – non la cugina di terzo grado del cognato che forse potrebbe passare sotto natale. No. Parenti stretti, quelli che contano davvero nella nostra vita quotidiana); amici veri; amori veri. A loro vorremo fare un regalo sentito, e a loro destineremo il grosso del budget che possiamo permetterci.

E poi ci sono tutti gli altri, che compongono la lista che possiamo ridurre più tranquillamente. Colleghi, maestre, collaboratori, medici e conoscenti vari; tanti possono essere semplicemente spuntati dalla lista: in momento d’economia, è normale e nessuno avrà il diritto di offendersi. Per chi resta nella lista… cerchiamo di scegliere oculatamente qualcosa di economico ma di buon senso. Prima di vedere qualche consiglio, un’accortezza sulla consegna: evitiamo quella tristissima frase che denuncia il nostro minimo impegno, l’aver raccattato la prima cosa di poco prezzo che abbiamo trovato:“è solo un pensierino”… non si può sentire. Al solo udirla, è già una dichiarazione del fatto che il regalo, qualunque esso sia, sarà una delusione. Non è la grandezza che conta: se scelta bene, anche una piccolezza può essere apprezzatissima. Ma non sminuiamola con una frase così triste.

Cosa NON regalare

Cercando di limitare le spese, per i regali più piccoli e meno sentiti è facile cadere nella trappola del “gadget” assolutamente e completamente inutile, spesso con la pretesa di essere divertente (mentre di solito è stupido o volgare), che si nasconde dietro un prezzo economico. Ecco, faccio una supplica accorata: NO.
Già son regali di poco gusto per loro stessa natura (a meno che il ricevente non sia un patito del genere) ma in questo caso uniremmo pure l’onta di aver sperperato parte del nostro ridotto budget su qualcosa di inutile e di dubbio gusto – cosa dice questo di noi, e di quello che pensiamo della persona a cui li doniamo?

Sconsigliati anche trucchi (a meno che non sia un desiderio del ricevente, possibilmente esplicitato per non rischiare che da brava make up addicted non ne sia già in possesso) e i profumi (troppo dipendenti dal gusto personale!); passepartout sono considerate sciarpe, foulard, accessori classici… basta che non siano troppo generici e scontati se volete proporli a qualcuno che è più di una conoscenza occasionalissima.

Gettonati i cibi – classici e ed etnici che siano – purchè il destinatario ne apprezzi il valore. No alla cioccolata per l’amica a dieta, no al tris di sale esotico aromatizzato al conoscente che non sa nemmeno cucinare. E in realtà, mi guarderei bene anche dal regalare ingredienti all’amico che ama cucinare: praticamente, è come un’auto-invito a cena per consumarli assieme!Meglio magari un libro di ricette… resta un po’ l’invito sottinteso, ma almeno non ha una data di scadenza stampigliato sulla confezione!

Da evitare anche gli infiniti gadget per la casa a tema natalizio: tovaglie, candele, soprammobili, decorazioni che probabilmente nemmeno si sposano con il decoro della casa a cui sono destinati, e non hanno spazio ad attenderli.
Prestate attenzione anche a libri, musica e altri elementi di cultura generalista: il bestseller rifilato solo perché è nella top ten dei più venduti, senza nemmeno sapere se è ben scritto o corrisponde ai gusti del ricevente, ci farebbero solo fare una magra figura.

E quindi, cosa resta da fare?

Dopo tutti questi “no”… cosa rimane? Cosa possiamo proporre per risolvere questo dilemma stagionale senza incorrere in cadute di gusto?
Il primo consiglio è facile: comprate qualcosa che a voi piacerebbe ricevere. E’ già un buon metodo per scartare buona parte delle cose elencate nei paragrafi precedenti, e ci garantisce anche di essere sereni e sinceri nel porgere il nostro dono: il bello dei regali è anche il farli, non solo il riceverli, ed essere contente di quello che stiamo donando è il primo passo nella giusta direzione! Ma vogliamo dare qualche idea?

– I regali di gruppo
E’ la strada che io stessa ho scelto per diverse amiche: invece di impazzire alla ricerca di un bel regalo che non mi mettesse in crisi il conto in banca, ho trovato un bel regalo che so piacerà all’amica di turno, e poi ho trovato altre amiche comuni con cui dividere la spesa. Risultato: invece di un sacco di carabattole inutili la mia amica riceverà un bel regalo che le piacerà – una situazione vincente per tutte le persone coinvolte!

– Il regalo ad estrazione
Molto consigliato in classi/uffici/gruppi, decisamente diffuso all’estero (avete mai sentito parlare dei “Secret Santa”?) , significa stabilire per sorteggio (segretissimo) che ognuno del gruppo farà (e riceverà) un solo dono, il cui mittente resterà ignoto per il destinatario. Tutti i nomi nel cappello (vero o figurato), ed ognuno estrarrà la persona cui comprare il regalo, stabilendo magari un tetto di spesa per non trovarsi con regali sproporzionati e momenti di imbarazzo.. Nessuno rimarrà a mani vuote, e nessuno dovrà impazzire per 812 pensierini più o meno sentiti.

– Il buono
Sembra brutto dire “ti regalo un buono per una determinata cifra da spendere come ti pare in un tal negozio” ma… pensiamoci: cosa ci sarebbe di brutto? Il fatto di enunciare così platealmente il valore monetario del regalo, forse, ma non venitemi a dire che non siamo comunque in grado di farci un’idea a colpo d’occhio di quanto valga qualsiasi oggetto ci venga regalato. Così però siamo liberi di scegliere quello che piace o serve, senza dubbi e senza imbarazzi. Certo, può sembrare poco pensato perché la persona non ha perso tempo a scegliere un oggetto per noi… ma ci dona la libertà di scegliere quello che ci piace. Che non è poco. (se volete, anche questo può essere combinato come regalo di gruppo – un budget più alto da spendere, più persone coinvolte… perché no?!)

– Il fai da te
L’unico momento in cui vi proibirei categoricamente di ricorrere a questa categoria è dopo la vostra confessione di essere seguaci appassionati delle creazioni di Paint Your Life – non voglio nemmeno immaginare certe strampalate creazioni proposte come regali tra le mani di innocenti amici e parenti. Sì a dolcetti e stuzzichini fatti in casa se siete regine dei fornellli (sono di parte perché per anni ho proposto i miei biscotti di natale come pensiero per amici vicini e lontani) – monili, oggettistica varia: possibilmente utile e gradevole, per non incorrere nelle stesse problematiche degli aborriti gadget di cui sopra.

– Il riciclo
Forte tentazione dei periodi difficili, a costo di sfidare i pregiudizi vi dirò che non sono contraria al riciclo. Anzi. A meno che non si tratti di qualcosa di orrendo (vedi per esempio… l’inutile gadget, la candela natalizia da 99centesimi e via dicendo) che dovrebbe essere cestinato, e non usato come arma impropria verso inconsapevoli conoscenti, se l’oggetto da riciclare è’ bello ma semplicemente non adatto a noi/al nostro stile di vita/casa/interessi… ma si sposerebbe perfettamente con quelli del presunto ricevente, io vi dico: fate pure! Mi hanno regalato un libro che non ho nemmeno aperto perché è di fantascienza e no la sopporto, mentre sarebbe dell’autore prediletto della mia vicina? Regalo trovato! Ho ricevuto una bella tazza artigianale che non c’entra nulla con la mia casa, e no bevo nemmeno il the… ma la mia collega le colleziona? Ecco! Il messaggio è: no al riciclo selvaggio, ma se è adatto e piacerebbe al destinatario… perché no? (una sola nota: evitate di lasciare le prove del delitto. Controllate che il libro non abbia dediche, che non ci siano bigliettini acclusi, etc. E poi gioite di avergli trovato una casa che lo saprà apprezzare).

Un consiglio finale? Tenetevi pronte per le emergenze. Perché per quanto pianifichiamo, può sempre capitare il regalino non previsto, l’amica da cui non ce lo aspettavamo, la parente in visita. Per cui procuratevi un paio di pensierini extra, generici (lo so che ho detto che non consiglio le cose generiche, ma qui parliamo di emergenza!) – un libro, una scatola di dolci, una confezione di the aromatizzato. Nel caso vi servissero, vi salveranno dalla momentanea crisi di panico. E se l’occasione non si presentasse… vi concederete qualche momento di relax a base di the, dolci e lettura!

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